Giro d’Italia 2023, Einer Rubio beffa Thibaut Pinot! Ancora calma piatta fra i big
Einer Rubio conquista la prima tappa alpina del Giro d’Italia 2023. Perfetta gestione della salita da parte del corridore della Movistar, che nella fuga soffre gli scatti continui di Thibaut Pinot, in battaglia psicologica e fisica con Jefferson Cepeda, riuscendo poi nel finale a superarli entrambi in un lungo sprint che lo vede anticipare il francese. Partiti nella prima salita di giornata, i tre facevano parte di un gruppo di sette uomini che è riuscito a giocarsi la vittoria nei confronti di un gruppo che ha controllato senza sussulti, se non uno scatto di Damiano Caruso negli ultimi due chilometri. I primi della generale sono così arrivati tutti assieme, con Geraint Thomas che ha conservato senza grandi problemi la Maglia Rosa davanti a Primoz Roglic.
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
Il primo a muoversi dopo la nuova partenza è Karel Vacek (Team Corratec-Selle Italia), seguito dalla Maglia Azzurra di Davide Bais (Eolo-Kometa). Il ceco, però, è costretto subito a desistere per la rottura della catena. Mentre i velocisti perdono presto contatto, davanti si crea un gruppetto di una decina di corridori da cui prova a fuoriuscire Jefferson Cepeda (EF Eduacation-EasyPost). Su di lui si riportano dopo alcuni chilometri 12 uomini trainati da Bruno Armirail (Groupma-FDJ) con a ruota il compagno di squadra Thibaut Pinot. Con loro arrivano anche Hugh Carthy, Ben Healy (EF Education-EasyPost), Einer Rubio, William Barta (Movistar), Valentin Paret-Peintre, Nicolas Prodhomme (Ag2r Citroen), Jay Vine (UAE Team Emirates), Thomas Champion (Cofidis), Joseph Dombrowski (Astana Qazaqstan) e Matthew Riccitello (Israel-PremierTech).
La vicinanza in classifica di Carthy costringe la Ineos Grenadiers ad andare a chiudere subito su questa azione. A quel punto prova nuovamente ad andare all’attacco Cepeda, mentre dietro si stacca Haig. Dopo 8 chilometri di corsa, su di lui si riportano Pinot, Rubio, Armirail, Paret-Peintre, Riccitello e Derek Gee (Israel-PremierTech). Armirail aiuta per un po’ il suo capitano per poi staccarsi presto. Un gruppo Maglia Rosa di appena 26 corridori arriva a concedere quasi un minuto ai sei attaccanti.
Pinot decide di alzare ulteriormente il ritmo, con Cepeda, Gee e Rubio che si riportano su di lui. Intanto in testa al gruppo, che a 3 chilometri dalla vetta è cronometrato a 1’30”, comincia a lavorare Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious), ma il lavoro del colombiano dura poco e così i quattro attaccanti tornano a guadagnare terreno: al gpm conquistato da Thibaut Pinot il gap è di circa due minuti. In discesa Valentin Paret-Peintre riesce a riportarsi sulla testa della corsa, andando poi subito all’attacco.
Negli ultimi chilometri di discesa, però, il transalpino viene ripreso dagli inseguitori. Procede con maggior calma, invece, il gruppo Maglia Rosa, il cui ritardo arriva a superare i tre minuti. In testa si forma così un quintetto composto da Pinot, Rubio, Cepeda, Paret-Peintre e Gee, che trova un buon accordo, riuscendo a ottenere un margine anche di quattro minuti nelle prime fasi della vallata. A quel punto dietro alcune squadre cominciano a muoversi, visto che Pinot è virtualmente rientrato nelle posizioni alte di classifica. Quando poi arriva anche la Ineos Grenadiers a controllare il gap inizia a scendere.
Il quintetto di testa arriva così ai piedi della salita conclusiva con 2’30” di vantaggio su un gruppo sempre controllato dai compagni della Maglia Rosa. Sin dalle prime rampe in testa è Pinot a muoversi, con Cepeda che lo segue. I due cominciano subito a discutere visto che l’ecuadoriano non concede neanche un cambio, consentendo così il rientro di Rubio, con Gee a ruota. Allo scatto successivo del francese la scena si ripete, ma stavolta Gee non riesce più a rientrare. Da quel momento un Pinot sempre più nervoso si esibisce in una serie di scatti ai quali tuttavia Cepeda è sempre pronto a rispondere, con il seguente rallentamento che concede sempre a Rubio la possibilità di rientrare.
Con il traguardo che si avvicina ci prova anche Cepeda, con Pinot che inizialmente lo lascia andare, per poi riprenderlo con una brusca accelerazione, mentre Rubio rientra grazie alla battaglia psicologica fra i due, che si parlano, spesso a gesti, in continuazione. Alla fine i tre arrivano assieme all’ultimo chilometro, con sempre e solo Pinot a fare l’andatura, seguito da Cepeda e con Rubio fisso in terza ruota. Ai 500 metri scatta Cepeda, che inizialmente scava un piccolo gap che Pinot non riesce a chiudere. A quel punto risorge Rubio, che supera il francese e si lancia verso l’ecuadoriano, saltandolo facilmente. Anche Pinot riesce a superare Cepeda, ma ormai non ha più forze per rientrare su Rubio, che festeggia così la vittoria più importante della sua carriera.
E i big nel frattempo? Molto poco. A otto chilometri dal traguardo si muove Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), che parte indisturbato guadagnando fino a trenta secondi, prima di essere raggiunto e superato da Hugh Carthy (EF Education – EasyPost), partito due chilometri più avanti. Nessun altro si muove fino a due chilometri dal traguardo, quando Damiano Caruso mette Santiago Buitrago in testa ad alzare il ritmo prima di uno scatto che viene annullato all’interno dell’ultimo chilometro da Thymen Arensman. A quel punto parte Eddi Dunbar (Team Jayco-AlUla), che viene però ripreso in vista del traguardo dal gruppetto tirato da Geiraint Thomas, seguito facilmente da Primoz Roglic, Joao Almeida, Lennard Kamna, Sepp Kuss e Caruso, che arrivano così tutti assieme, seguiti di qualche secondo da Andreas Leknessund.
Risultato Tappa 13 Giro d’Italia 2023
Classifiche Giro d’Italia 2023
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